
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Per analizzare i dati, sono stati selezionati solo i rispondenti che lavorano a tempo pieno (1169 su 1301), in modo da rendere i risultati confrontabili tra loro. In media, i medici interpellati lavorano 44 ore a settimana e vedono ben 56 pazienti, circa 11 al giorno se si considera la settimana lavorativa corta.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
I medici italiani guadagnano in media 60.000 euro l’anno, secondo le risposte ottenute. La differenza però è grande tra gli ospedalieri e chi opera soprattutto in ambulatorio, inclusi i medici di medicina generale: se per i primi si arriva in media a 56.000 euro l’anno, chi riceve pazienti in ambulatorio ne guadagna 23.000 in più. Decisamente penalizzate le donne, che in media guadagnano ben 20.000 euro meno degli uomini. Importante anche la forchetta di compenso tra i più giovani (sotto i 45 anni) e i più esperti (sopra i 45): si passa da una media di 45.000 euro a una di 70.000 l’anno.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Bonus e incentivi contribuiscono per circa il 10% del compenso totale dei medici italiani, mentre sono scarse anche le altre opportunità di guadagno integrativo, che contano per altri 6.000 euro annui in media. Lo stipendio di base è quello che fa la differenza per la maggioranza dei rispondenti, senza grandi differenze tra chi lavora in ambulatorio e chi solo in corsia.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Solo la metà del campione intervistato ha diritto a bonus e incentivi, una pratica che non ha ancora preso piede in tutte le forme di retribuzione in ambito sanitario.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Più di metà degli intervistati si accontenta della propria fonte di reddito principale. Il 26% lavora in altri ambiti medici, una minoranza fa guardie e ore aggiuntive. Sono i medici di medicina generale che in maggioranza guadagnano da attività mediche che esulano dal loro lavoro principale (ha risposto positivamente alla domanda il 32% del campione in questa categoria) seguiti dai medici più giovani che nel 45% dei casi fanno anche altri lavori o guardie mediche.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Solo sette medici su dieci sa quanto del proprio guadagno va in spese generali (personale, materiali, affitti, assicurazioni eccetera). Tra quelli che lo sanno, la media di spesa equivale al 34% del reddito complessivo annuo.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Tra i medici dipendenti, il 73% paga l’assicurazione per la responsabilità civile di tasca propria, mentre un altro 15% la paga parzialmente. La maggioranza (il 62%) ha deciso di stipulare un contratto integrativo di propria iniziativa, mentre il 12% lo ha fatto su richiesta del datore di lavoro.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
L’assicurazione per la responsabilità professionale pesa sulle tasche dei medici italiani per circa 1500 euro l’anno. Il premio può variare dai 2033 euro in media per il medico specialista che opera in studio privato ai 1290 euro l’anno del giovane medico. Per il 34% degli intervistati c’è stato un aumento rispetto all’anno precedente.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
I medici intervistati alla fine del 2022, nella stragrande maggioranza dei casi non si aspettavano un aumento dei guadagni rispetto all’anno precedente. Nel 15% dei casi si attendevano addirittura una riduzione degli introiti. La pandemia non è più la causa principale delle riduzioni per coloro che si aspettano di guadagnare di meno (una importante differenza rispetto all’analoga indagine condotta nel 2020). Le cause sono più strutturali e organizzative.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Il potere d’acquisto è diminuito rispetto al 2021 per il 77% dei rispondenti, soprattutto a causa del ritorno dell’inflazione. I medici non sono fiduciosi: per il 75% la situazione non migliorerà nei prossimi due anni.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Pochi i benefit per i medici che lavorano a tempo pieno e per lo più limitati ai diritti contrattuali (come le ferie).
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Per il 23% di coloro che ricevono benefit, il pacchetto è peggiorato.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
La fotografia offerta dall’indagine riflette quanto si legge su tutti i giornali riguardo alla situazione delle sanità pubblica: sono aumentate le ore di lavoro individuali per il 57% dei rispondenti e sono stati ripristinati o aumentati i turni. Nel 27% dei casi, però, è stato anche assunto nuovo personale.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Le relazioni con i pazienti restano la più grande fonte di gratificazione per i medici, affiancate dal piacere di trovare risposte ai quesiti diagnostici. Tra le altre motivazioni, anche la considerazione sociale per la professione.
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Se nell’indagine del 2020 la burocrazia era l’ostacolo principale per i medici (ora viene citata dal 17% del campione), nel 2022 è la mancanza di personale ad affliggere chi lavora nel 35% dei casi.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
La quasi totalità dei medici (l’89%) ritiene di non essere pagato abbastanza. Nel 31% dei casi ritengono di meritarsi dall’11 al 25% in più e nel 38% dei casi dal 26 al 50% in più.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
La quasi totalità del campione lavora nel SSN o sia nel SSN che nel private. Secondo una percentuale altissima (più di 8 su dieci), nell’ultimo anno lavorare per la sanità pubblica è diventato sempre più difficile
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Per ovviare alle difficoltà organizzative ma anche ai salari bassi e alla crescent domanda di medici, la percentuale di color oche pensa di lavorare maggiormente per il private è in crescita. Compare anche, per la prima volta, una consistente percentuale di medici che pensa di mettersi in proprio.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Sono pochi coloro che hanno scelto di lavorare nei centri privati a prezzo calmierato che stanno nascendo per occupare il vuoto di servizi lasciato dalla crisi del SSN. La bassa percentuale riflette anche la scarsa distribuzione di questa tipologia di strutture sul territorio nazionale, dato che la maggior parte di esse è concentrata a Nord e nel Centro. Tra chi l’ha fatto, la motivazione principale è economica ma non manca chi trova la formula interessante.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
In crescita rispetto al 2020 anche la percentuale di medici che desidera o sta pensando di andare a lavorare all’estero. Tra le mete, scende il Regno Unito e sale la Svizzera.
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Rispetto al 2020 è in netta crescita chi utilizza strumenti di telemedicina e ne è soddisfatto.
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Il 20% prevede di estendendere la telemedicina alla teleconsultazione (il 38% ci sta pensando).
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Rispetto all’indagine del 2020, coloro che rifarebbero la scelta di medicina sono calati di 12 punti percentuale. Ora solo il 60% intraprenderebbe di nuovo la stessa carriera. In calo anche la percentuale di coloro che sarebbero felici di vedere i propri figli fare la stessa scelta.
Come i medici italiani vivono l’amicizia tra professione e vita privata
Infine merita una segnalazione il fatto che per più di metà del campione non vi è più alcuna spinta a crescere professionalmente. Per il 32% del campione, la spinta a migliorare nel proprio lavoro è molto diminuita rispetto ai primi anni di attività.
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